Move the money from war to peace!

La Scuola per la pace Torino e Piemonte ha inviato alle/gli europarlamentari italiani la lettera aperta del movimento internazionale Stop ReArm Europe per esprimere il profondo dissenso della popolazione nei confronti dell’economia di guerra e delle politiche di riarmo e chiedere, alla vigilia del voto sul bilancio UE 2026 e di altre importanti discussioni e votazioni che avranno luogo prossimamente, di fare tutto il possibile per evitare il previsto, ingente e scandaloso trasferimento di risorse alla spesa militare.
La lettera è anche una rigorosa agenda politica sulle sfide del prossimo periodo legate al riarmo e suggerisce una serie di passi e di azioni concrete per contrastare le politiche di riarmo.

Chiediamo a tutte e tutti di impegnarsi per divulgare la lettera aperta, qui allegata in versione inglese e italiana, attraverso siti e canali social come un primo passo per prendere voce e parola prima dello sciopero del 28 novembre, della manifestazione del 29 novembre e dello sciopero del 12 dicembre.

La lettera può essere inviata alle/gli europarlamentari da associazioni e organizzazioni.

Ci opponiamo ai piani dell’UE di spendere altri 800 miliardi di euro in armi. Saranno 800 miliardi di euro rubati. Rubati ai servizi sociali, alla sanità, all’istruzione, al lavoro, alla costruzione della pace, alla cooperazione internazionale, a una transizione giusta e alla giustizia climatica. Ne beneficeranno solo i produttori di armi in Europa, negli Stati Uniti e altrove. Renderanno la guerra più probabile e il futuro meno sicuro per tutti! Genererà più debito, più austerità, più confini. Approfondirà il razzismo. Alimenterà il cambiamento climatico. Non abbiamo bisogno di più armi; non abbiamo bisogno di prepararci ad altre guerre. Ciò di cui abbiamo bisogno è un piano completamente diverso: una sicurezza reale, sociale, ecologica e comune per l’Europa e per il mondo.
https://stoprearm.org

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