Il 29 ottobre 2015 il Collegio Docenti del Liceo Artistico Cottini ha approvato a larghissima maggioranza la seguente mozione:
La Scuola ripudia la guerra
La barbarie bellica sembra essersi impadronita della nostra esistenza. In questo momento, nel nostro pianeta sono in atto oltre 50 conflitti, fra stati e/o fazioni civili: la guerra russo-ucraina, o quelle in Myanmar, Sudan, Siria sono solo alcune di un elenco purtroppo molto lungo.
Bombardamenti, droni killer, massacro di civili (soprattutto donne e bambini) ci vengono riproposti quotidianamente, quasi a certificarne la normalità, come se dovessimo abituarci all’indifferenza.
In Palestina, nella Striscia di Gaza e non solo, l’orrore è ancora maggiore. La popolazione è affamata, le strutture abitative distrutte per oltre il 70%, ospedali e scuole rasi al suolo, sfollamento continuo di oltre due milioni di persone. Israele parla apertamente di allontanamento di tutti i palestinesi dalla Striscia. Un progetto di pulizia etnica. Non a caso la Corte Penale Internazionale ha emesso mandati di arresto per la leadership israeliana (incluso Netanyahu e Gallant) per presunti crimini e violazioni del diritto umanitario nel conflitto a Gaza e più voci autorevoli hanno definito quello in corso nella Striscia un genocidio.
Ebbene, di fronte a tutto questo la scuola non può più tacere. Se lo facesse, abdicherebbe al proprio compito educativo, al dovere di lavorare per la pace, per l’inclusione e contro ogni forma di discriminazione e di pregiudizio.
La scuola non può rinunciare a far vivere la nostra Costituzione che, come recita l’art.11, “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.”
Per questi motivi il Collegio dei Docenti del Liceo Artistico Statale “Renato Cottini” si impegna
1) A richiedere l’esposizione della bandiera della Pace per ribadire la condanna di tutte le guerre;
2) Ad affrontare, all’interno dei programmi di studio e/o nei moduli di Educazione Civica, il tema della pace e della guerra, affinché tutti gli studenti e tutte le studentesse possano maturare conoscenze adeguate ed esprimere autonomamente le loro riflessioni;
3) A costituire un gruppo di lavoro che monitori costantemente l’evolversi del conflitto a Gaza e che organizzi due iniziative destinate alle classi quarte e quinte nel corso dell’anno.
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Ad oggi due di quegli impegni sono già stati rispettati: la bandiera palestinese svetta alta e bella dinanzi all’ingresso della scuola e il gruppo di lavoro è stato costituito e ha tenuto la sua prima riunione. Per ora è formato da una decina di persone.
Anche se sono in pensione da quest’anno, sono ugualmente stata invitata a partecipare alla riunione e a collaborare alle attività del gruppo, e ciò mi ha fatto enormemente piacere. Conto di agire in primo luogo come ponte fra La Scuola Per La Pace e il Liceo Cottini, ma anche di promuovere le attività in seno a StopRearmEurope e all’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università.
Ecco in sintesi ciò che è emerso dalla prima riunione:
– finalità e denominazione: in coerenza con la mozione approvata, favorire un orientamento dell’istituto contro la militarizzazione della scuola, contro il riarmo e le politiche belliche e a favore dell’educazione alla pace. Promuovere le iniziative riguardanti la situazione a Gaza e in Cisgiordania. Rappresentare un punto di riferimento per studenti e docenti coinvolti in attività che perseguano le medesime finalità. Abbiamo provvisoriamente denominato il gruppo ARTICOLO 11 (aggiungo che però sappiamo che nulla è più definitivo del provvisorio)
– obiettivi operativi immediati: sensibilizzazione degli studenti e dei docenti non ancora coinvolti, raccordo con il collettivo di studenti che lavora per le medesime finalità, diffusione informazioni su attività promosse da SPP, Osservatorio e StopRearm, raccolta e costruzione di materiali e mezzi di fruizione e diffusione dei medesimi, creazione di un drive che raccolga tutti i documenti utili e condivisibili con i docenti: verbali degli incontri, schede informative, materiale didattico, iniziative, buone pratiche ecc. (già operativo e contenente schede informative), predisporre sistemi di comunicazione efficaci per coordinare le attività del gruppo
Obiettivi a medio termine: riguardano le proposte per l’anno scolastico corrente 2025/26:
– incontro rivolto alle classi con Antonio Mazzeo (finalità: aumento consapevolezza del problema della militarizzazione della società)
– percorso sulla cultura palestinese, in particolare sulla letteratura. Presumibilmente nel periodo fine gennaio/inizio febbraio 2026; in collaborazione con associazioni palestinesi di Torino. Il percorso include lavoro in classe (lettura e analisi di brani letterari contemporanei) e eventuali incontri con esperti. Si potrà liberamente utilizzare il materiale messo a disposizione da Scuola Per la Pace
– incontro a carattere storiografico sulla vicenda palestinese, con un incontro con accademico.
– gruppo di lavoro sugli effetti del linguaggio bellicistico e sulla disumanizzazione dell’altro attraverso l’uso del linguaggio; da rivolgere soprattutto a studenti del biennio
– iniziare un gemellaggio fra classi dell’istituto e classi di studenti europei che lavorino sugli stessi temi riguardanti conflitti e pace; lavoro a distanza che può risolversi in semplici incontri online fra le classi coinvolte, o interessare solo alcuni studenti per ciascuna classe
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Riteniamo che l’idea di costituire un gruppo di lavoro ben individuato all’interno di una scuola sia estremamente importante sia per contrastare più efficacemente la “normalizzazione” dell’idea di guerra e riarmo, sia come punto di riferimento per tutta la comunità che afferisce all’istituto (docenti, studenti, famiglie, personale ATA…), e speriamo che la nostra esperienza possa ispirare altre scuole a fare la stessa cosa.
